Dal Sahara la storia di Jamila Dambar
La giovane attivista saharawi è in Toscana per raccontare l’uccisione del fratello da parte della polizia marocchina e il dramma del suo popolo.
Sarà in Toscana fino all’8 maggio Jamila Dambar, la giovane donna saharawi che è in Europa per denunciare la morte del fratello Said, ucciso dalla polizia marocchina nel Sahara occidentale occupato dal Marocco, del quale non si conoscono le cause della morte.
Said è diventato il simbolo dell’occupazione marocchina e del dramma vissuto dalla popolazione saharawi. Sabato scorso Jamila è stata a Lucca per la conferenza "Tra diritti violati e autodeterminazione: il caso della Repubblica Saharawi", mentre ora è nella provincia di Firenze per visitare i Comuni gemellati con il suo popolo.
La giovane attivista saharawi ha presentato al Sindaco Alessio Biagioli la campagna internazionale di verità a sostegno della famiglia di Said Dambar. Lo stesso Sindaco Biagioli e l’Assessore alla Solidarietà Internazionale Monica Squilloni hanno firmato il documento.
Chi fosse interessato alla raccolta firme può rivolgersi all’Associazione di Solidarietà con il Popolo Saharawi Ban Slout Larbi.
Fuente: met.provincia.fi.it
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